Questa foto ci fa riflettere molto, soprattutto sulla tutela dei fabbricati esistenti. Tra gli edifici più rilevanti, manca Palazzo Travaglini (ovvero, non era ancora stato ampliato) e mancavano ancora tanti altri edifici e percorsi con i relativi muri di sostegno, nelle zone oggi attraversate da via Michetti, via Settentrione e inizio di via Aventino. Il prospetto di Palazzo Ricci su Piazza del Popolo, è ancora molto semplice e mancano anche gli attuali balconi. Gli edifici a fianco del Palazzo, che scendono lungo Corso Vittorio Emanuele II, sono molto più bassi, come tanti altri fabbricati limitrofi, che hanno subito un incremento in altezza nel corso degli anni, già a partire dai primi decenni del secolo scorso. Nella foto si vede bene anche via del Calvario (l’òrte de Criscte) e la salita di via Maiella sulla sinistra. In basso a destra, c’è la Chiesa di San Rocco e di fronte Palazzo Ramondo. Ma la cosa più importante da dire, è che più di centro anni fa, mentre nel borgo antico restavano ancora delle aree da sistemare e da edificare, Casoli si sviluppava già dal secolo XIX lungo Corso Vittorio Emnuele II, via Garibaldi, Corso Umberto I, Via del Fiore… con proseguimento lungo Via Aventino, tutti assi viari collocati fuori dalla zona "A" Centro Storico. Con il Piano di Recupero, che vincola solo gli edifici ricadenti nella perimetrazione che tutti conosciamo, rischiamo di tutelare alcuni edifici più recenti nel centro storico e deturpare altri più antichi fuori di tale limite. Fortunatamente il PRG ha provveduto a colmare, almeno in parte, questa lacuna (proteggendo con specifica normativa, tutte le cortine edilizie da Corso Vittorio Emanuele II fino alla fine di Corso Umberto I) ma non basta, in quanto molte leggi e normative sono più permissive nei confronti degli interventi sugli edifici ricadenti in zone “B”, quindi esterni ai centri storici ed altre leggi invece, agevolano solo i fabbricati situati nei centri storici, lasciando fuori dagli incentivi, interi tessuti urbani altrettanto importanti da recuperare e salvaguardare. |